Festa della mamma: un abbraccio che cambia la vita!

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Un abbraccio tra madre e figlio è una delle immagini più belle del mondo ancora più toccante se si pensa che questo figlio incontra la mamma dopo 5 anni di vita di strada. I protagonisti sono Yonas e sua madre e rappresentano i tanti abbracci speciali ed intensi qui al Don Bosco Children di Addis Abeba in Etiopia così come in tante altre missioni salesiane.

“La fase più importante nel processo di recupero dei ragazzi di strada è il riallacciamento con la loro famiglia d’origine ed in particolare con la mamma” - spiega Abba Angelo, missionario in Etiopia. “Non basta che Yonas viva da tempo al Don Bosco Children e abbia imparato un mestiere. Prima della reintegrazione finale ci vuole la riconciliazione con la famiglia. Scappando da casa Yonas ha creato una ‘rottura’ di affetti e di relazioni. Bisogna riallacciare, suturare e guarire le ferite prima di reintegrare. Questo aspetto per noi è molto importante e richiede un grande investimento e tanta cura da parte delle equipe di operatori sociali e missionari che seguono i giovani”.

È SOLO L’AMORE DELLA MAMMA CHE PUÒ SANARE, solo la mamma ha lo straordinario potere di far sì che il ragazzo non ritorni sulla strada, che trovi equilibrio e serenità nella propria vita.

NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA MAMMA SOSTENIAMO INSIEME I TANTI ABBRACCI SPECIALI IN GRADO DI CAMBIARE VERAMENTE LA VITA DI TANTI GIOVANI

Crescere nel cortile di Don Bosco a Mekanissa significa tenere insieme tanti aspetti differenti della propria vita, il passato ed il futuro, il lavoro e lo svago, la responsabilità e la spensieratezza

Alice Mekanissa

Ogni giorno, ad ogni ora, il cortile del Don Bosco Youth Center a Mekanissa pullala di bambini e ragazzi che trascorrono il loro tempo immersi nelle più diverse attività: qualcuno si fermerebbe solo per la durata del pranzo, ma poi non resiste alla tentazione di tirare quattro calci ad un pallone, intanto qualcun altro attende che si aprano le porte delle aule della library per leggere una tra le storie raccontate nei libri contenuti nella piccola biblioteca.

Mi chiamo Edineia, sono una ragazzina di 11 anni di etnia Tucano e vivo nel
distretto missionario di Iauaretê, nel profondo dell´Amazzonia.

Fin da quando avevo 3 anni frequento la missione salesiana e l’oratorio assieme
a mia sorella.
Per tutti noi, bambini e ragazzi di Iauaretê, l’oratorio è il fulcro del nostro
distretto, il luogo dove tutti si incontrano. Io ho sempre visto l’oratorio e i suoi
cortili come luoghi magici, dove potevo realizzare i miei sogni.

Mi ricordo che una volta ho partecipato ad una gara tra bambini, una delle
prove era disegnare quello che avevamo nel cuore. Io ho disegnato un sole e un
arcobaleno, per dire che in quel momento dentro il mio cuore c´era solo felicità
e allegria per poter stare in oratorio con i miei amici.

Per me è il posto più bello del mondo!

Edineia, Amazzonia

Storie di cortile

Un unico grande oratorio rumoroso e festoso che abbraccia tutti i giovani del mondo.

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